Nell'attesa

<indietro

Aspettando non mi riconosco
muovo da segugio e annuso la preda
che sono sempre io
in questa notte priva di sonno
in questo letto che amplifica la coscienza

libero l’àncora e navigo libero

sapendo di essere attraccato
lascio cadere di peso le ossa
galleggio aggrappato al respiro
come ad una molla

libero l’àncora e navigo libero

ma non c’è un pensiero che si inabissi
che lasci il mondo lassù nel chiaro?
Solo qualche tuffo
da cui riaffioro meglio rinfrescato
e capisco che l’attesa 
non è più ma non è ancora
e che così
ho imparato a vivere


© Riccardo Fancini 2014       riccardofancini@libero.it